Quest'articolo è stato aggiornato il giorno: venerdì 29 ottobre, 2021
Siete preoccupati perché avete letto che Apple ha volutamente rallentato gli iPhone più vecchi che montano una batteria usurata?
Non sapete se il vostro iPhone ha effettivamente bisogno della sostituzione della batteria?
Volete sapere le caratteristiche, i pregi ed i difetti della batteria ai polimeri di litio montata nel vostro iPhone?
Volete scoprire come sostituire la batteria dell'iPhone a partire da soli 49,00 Euro?
È vero che Apple programma un'obsolescenza prematura a tavolino, di fatto troncando o comunque riducendo di molto la possibilità d'utilizzo di iPhone considerati obsoleti?
iOS rallenta di prestazioni in caso di una batteria esaurita?
Sull'Internet - e non solo - girano una grande quantità di notizie sulla batteria dell'iPhone, spesso totalmente campate in aria e senza reale supporto tecnico o scientifico.
Qual'è la verità sulle batterie integrate montate negli iPhone?
Per fare chiarezza, potete leggere questa pagina d'approfondimento: tratta della reale natura della batteria installata nell'iPhone, della sua capacità, della sua tecnologia costruttiva e della sua effettiva resa in condizioni d'utilizzo quotidiano.
Un valido aiuto per capire, nel dettaglio, cosa da energia ai nostri iPhone.
La batteria integrata in ogni telefono Apple iPhone è un accumulatore ai polimeri di litio (Li-poly), non rimuovibile direttamente dall'utente.
La tecnologia ai polimeri di litio è un'evoluzione di quella a ioni di litio (Li-Ion), ed è stata inizialmente progettata e messa a punto dal comparto militare dell'ex Unione Sovietica sul finire degli anni '70.
Come la Li-Ion, anche la tecnologia Li-poly si basa sul presupposto che, alcuni materiali drogati con atomi di litio ed opportunamente distanziati tra di loro, riescono a creare una differenza di potenziale e a permettere quindi il passaggio regolare di un flusso elettronico.
Concettualmente, una generica batteria ai polimeri di litio è esattamente eguale a qualsiasi altro accumulatore: ha celle alternate di catodi e di anodi, divise da un elettrolita.
Le celle, molto sottili e composte da uno speciale polimero organico, sono drogate chimicamente, affinché dimostrino zone di lacune elettriche, negative, e zone invece positive.
Tutte le celle sono separate da un elettrolita che, al contrario delle vecchie batterie ricaricabili Ni-Cd o Ni-MH, è un gel solidificato, che dona alla struttura totale la capacità di auto-sostenersi.
Questa caratteristica, di privilegio soprattutto per designer e progettisti, permette alla batteria Li-poly di non aver bisogno di un contenitore esterno metallico, a tutto vantaggio di peso e dimensioni.
iPhone, sin dalla sua prima incarnazione nel 2007, ha sempre montato accumulatori interni di tecnologia Li-poly.
La capacità totale delle batterie ai polimeri di litio integrate negli iPhone, misurata in mAh (milleampere per ora), varia da modello a modello e nel corso degli anni è sempre aumentata, diminuendo al contempo peso e dimensioni: il primo iPhone ad esempio, uscito nel 2007, montava una batteria Li-poly da 1400 mAh, mentre iPhone X, uscito dieci anni dopo, vede una batteria di 2900 mAh, molto più leggera e sottile.
Si può quindi dire che, nel corso degli anni e con il raffinarsi della tecnologia Li-poly, la densità degli accumulatori è notevolmente aumentata, a tutto vantaggio del design dei dispositivi e della loro leggerezza.
La tensione a circuito chiuso della batteria iPhone è di 3.7V per tutti i modelli fino ad iPhone 4S, e di 3.8V da iPhone 4S in poi.
La tecnologia ai polimeri di litio presenta molti vantaggi rispetto alle vecchie tecnologie Ni-Cd e Ni-MH, che per anni hanno alimentato forzatamente cellulari, computer e notepad.
Tra i tanti pro, vale la pena sottolineare questi:
Tutti questi vantaggi hanno decretato il grande successo commerciale delle batterie Li-poly, partito inizialmente nel settore del modellismo e poi diffusosi rapidamente anche nel campo dell'informatica, della telefonia e dell'elettronica in generale.
Qualsiasi accumulatore esaurisce la sua funzionalità nel corso del tempo e con l'utilizzo, poiché è un componente sottoposto ad usura.
La batteria Li-poly integrata in ogni iPhone non è un eccezione alla regola.
La progressiva perdita di capacità e di funzionalità originaria della batteria si chiama degrado, e a lungo andare porta l'accumulatore a divenire inservibile, rendendo necessaria la sostituzione e lo smaltimento.
Questa durata limitata nel tempo è comune a qualsiasi titpo di batteria ricaricabile, non solo quelle installate nei cellulari e non solo quelle degli iPhone.
Il degrado è una vera e propria modifica chimica permanente ed irreversibile, che piano piano usura le celle, modificandole fisicamente e rendendole incapaci d'accumulare correttamente elettroni.
Vi sono due tipi di degrado che avvengono in una batteria ai polimeri di litio:
Benché entrambi i tipi di degrado portino inevitabilmente allo stesso risultato (l'inusabilità della batteria ed il suo necessario smaltimento), sono modifiche chimiche d'origine differente.
Il degrado naturale, come il nome lascia intuire, è un processo che avviene naturalmente nell'accumulatore: è, in pratica, un fattore intrinseco della tecnologia Li-poly, e come tale inevitabile.
L'auto-degrado parte già dalla fine della produzione industriale della batteria, ed è una lenta modifica chimica molto simile ad un processo ossidativo, che cambia la struttura fisica delle celle polimeriche, rendendola pian piano non più adatta allo scopo originario.
L'auto-degrado non può essere fermato, e aumenta di velocità se la batteria è lasciata per lunghi periodi in giacenza, senza tensione interna sufficiente.
Lunghe pause d'utilizzo degradano a tal punto una batteria Li-poly che, spesso, anche se mai usata essa diventa completamente inservibile: ecco perché è fondamentale usare l'iPhone e ricaricarlo con frequenza, a prescindere dall'uso effettivo che se ne fa.
Il degrado da usura invece è il degrado che le celle catodiche subiscono ad ogni loro carica e scarica completa (ciclo).
Trova i suoi fondamenti nella meccanica quantistica ma, semplificando, si può riassumere come un progressivo 'riempimento' di ogni singola lacuna elettrica presente nei catodi: ad ogni ciclo, le celle si ossidano in fase di scarica e si deossidano in fase di ricarica, permettendo quindi l'accumulo elettrico.
La deossidazione però non è mai completa: qualche elettrone a volte rimane 'intrappolato' in una lacuna, ossia in uno spazio dove era stato elettricamente attratto, modificando quindi la struttura stessa del materiale ed ossidandolo irreversibilmente.
Pian piano, con l'utilizzo nel tempo, ogni cella si riempie di talmente tanti elettroni che diventa inservibile (completamente ossidata).
Una cella completamente ossidata perde ogni capacità d'accumulo elettrico, causando solamente resistenza al passaggio del flusso elettronico.
Anche in questo caso, il degrado da usura non è evitabile: dopo un certo numero di cicli e di celle irreversibilmente ossidate, la batteria necessita di sostituzione e smaltimento.
Datosi che il degrado da usura è molto minore del degrado naturale, e che quest'ultimo anzi viene rallentato da un uso costante della batteria, è preferibile usare con frequenza l'iPhone, con cariche e scariche quotidiane.
Dipende.
Non c'è un limite temporale, né minimo e né massimo.
La durata complessiva della vita di un accumulatore ai polimeri di litio è relativa al suo auto-degrado e al suo degrado da usura, e quindi può variare molto da utente ad utente e da iPhone ad iPhone.
In media, una batteria ai polimeri di litio può sopportare dai 500 ai 1000 cicli completi di carica e scarica prima di divenire inservibile.
Una batteria Li-poly di buona qualità e non danneggiata verso i 500 cicli mantiene ancora il 70-80% della sua capacità originaria, poi comincia rapidamente e drasticamente a calare di prestazioni.
Sempre in media, una batteria dopo i 700-800 cicli ha perso oltre i 2/3 della capacità originaria.
Parlando invece di auto-degrado, una batteria ai polimeri di litio perde tra il 10 ed il 20% di capacità originaria ogni anno, a partire dalla fine della sua produzione di fabbrica ed indipendentemente dall'utilizzo o dalla giacenza in magazzino.
In caso di lunghi periodi senza tensione, tale degrado aumenta esponenzialmente.
Questi valori, che ricordiamo sono una media, possono variare molto a seconda dell'utilizzo effettivo dell'utente, dell'integrità dell'accumulatore ed anche dalla temperatura esterna ambientale.
Mediamente, un utente esegue circa 250-300 cicli di carica l'anno; questo vuol dire che la maggiorparte delle batterie nuove montate sugli iPhone non sperimentano consistenti problemi d'usura prima dei due anni di vita.
I sintomi di una batteria iPhone usurata in linea generale non sono dissimili da quelli di tutte le altre batterie Li-poly esauste, salvo alcuni particolari propri della struttura di iOS.
Essi sono:
In presenza di uno o più di questi sintomi, è ipotizzabile che la batteria dell'iPhone sia considerevomente usurata, e prossima al necessario smaltimento.
Certo, come qualsiasi altro componente elettro-meccanico costruito dall'uomo.
Oltre ai danni da urto o da liquido, una batteria Li-poly può danneggiarsi elettricamente, per sovra o sotto-tensione.
Le batterie Li-poly sono particolarmente delicate a livello di tensione, e minimi sbalzi oltre o sotto uno certo voltaggio possono danneggiarle irreparabilmente.
In particolare e parlando di iPhone (dalla serie 5 in poi), tensioni superiori ai 3,8V od inferiori ai 2,6V comportano quasi sempre un danneggiamento della batteria, che può diventare molto pericoloso poiché gli accumulatori ai polimeri di litio diventano instabili se danneggiati.
Solitamente, una sovra-tensione si ha in fase di carica dell'iPhone, mentre una sotto-tensione si ha in fase invece di scarica, quasi sempre per via di una richiesta energetica eccessiva da parte della CPU.
Una batteria Li-poly portata bruscamente a tensione molto bassa può esplodere, e per questo iOS, come tutti gli altri Sistemi moderni, apre il circuito di alimentazione e spegne l'iPhone quando gli integrati di controllo misurano valori pericolosi.
Il danneggiamento elettrico di una batteria Li-poly è del tutto scollegato dalla sua usura: anche una batteria nuova può danneggiarsi se riceve una tensione non consona, a prescindere dal numero di cicli che ha fatto.
C'è però da sottolineare che batterie molto usurate hanno molte più probabilità di danneggiarsi rispetto a batterie nuove: questo perché una batteria prossima all'esaurimento ha una capacità energetica di riserva molto inferiore ad una nuova, e le sue prestazioni sono spesso instabili.
Basta quindi una piccola richiesta energetica aggiuntiva della CPU per far rapidamente collassare la tensione dell'accumulatore, danneggiandolo.
I sintomi di una batteria iPhone danneggiata sono a volte molto simili a quelli di una batteria usurata, tanto che spesso l'utente non riesce a fare distinzione tra le due problematiche.
Comunque, le differenze sono evidenti non solo ad un'analisi software e hardware, ma anche ad un occhio esperto di un tecnico.
Tali sintomi sovente sono:
Quando si è in presenza di almeno uno di questi sintomi, è bene smettere immediatamente d'usare l'iPhone e portarlo in un centro d'assistenza il più velocemente possibile.
Le batterie ai polimeri di litio danneggiate sono estremamente pericolose, per un motivo molto semplice: il loro volume è piccolo, ma l'energia accumulata nelle loro celle è grande.
Una batteria iPhone danneggiata può esplodere violentemente ed incendiarsi, ed i casi già capitati in giro per il mondo sono eventi sì rari, ma presenti.
Un sintomo comune ed immediatamente indicativo di una batteria danneggiata è il rigonfiamento del display di molti modelli di iPhone.
Datosi che le batterie Li-poly non hanno involucro metallico contenitivo, quando danneggiata elettricamente la batteria comincia a gonfiarsi a dismisura, con una pressione talmente forte (e non contrastata da nessun contenitore) da sollevare persino il display del telefono.
Il rigonfiamento è dovuto ad una reazione chimica dell'elettrolita gel che non riesce più a separare correttamente le celle.
Si tratta di una situazione di pericolo: una batteria gonfia non solo è pericolosa per il telefono, ma soprattutto per il suo utilizzatore.
Una volta rigonfiata, non c'è modo di riportare a dimensione originaria la batteria, e pertanto la sostituzione e lo smaltimento sono obbligatori.
Sì: da iOS 10.2 in poi, Apple ha introdotto una particolare funzionalità in iOS chiamata gestione delle prestazioni, che esegue un underclocking della CPU in caso di batteria molto usurata.
L'underclocking della CPU è un'operazione in cui, a livello software, si abbassa la frequenza di clock del processore del telefono: in pratica, si forza la CPU a rallentare le operazioni di calcolo, al di sotto della frequenza massima possibile per la sua architettura.
Abbassare la frequenza di clock significa meno operazioni al secondo, CPU più lenta e, in via generale, Sistema ed applicativi più lenti.
l vantaggio dell'underclocking è totalmente energetico: una CPU a velocità ridotta consuma molta meno energia elettrica, poiché il flusso elettronico assorbito è inferiore, così come il calore dissipato, inevitabile per il noto effetto Joule.
Al contrario di quello che pensano molti, Apple non ha ideato e sviluppato la funzionalità di risparmio energetico nell'ottica dell'obsolescenza programmata: è una misura di sicurezza, che preserva il più possibile la (poca) energia rimasta negli accumulatori più usurati.
Diminuendo la richiesta energetica della CPU, una batteria con capacità totale ridotta può erogare prestazioni per più tempo, minimizzando quindi spegnimenti e riavvii improvvisi dell'iPhone, ed anche - e forse, soprattutto - pericolose sotto-tensioni.
I sintomi di un iPhone in cui iOS ha attivato la modalità di risparmio energetico sono i seguenti:
Tali sintomi non sono definitivi, ma provvisori: scompaiono dopo aver sostituito la batteria esausta con una nuova.
Da iOS 11.3 in poi e da iPhone serie 6 in poi, è possibile controllare se il dispositivo è entrato nella gestione delle prestazioni seguendo il percorso Impostazioni > Batteria > Stato Batteria.
Nel pannello di controllo della batteria, iOS può dirvi la capacità massima residua dell'accumulatore e lo stato delle prestazioni regolate dal software: nel caso del risparmio energetico attivato, è possibile disabilitarlo manualmente.
La disabilitazione però rimane attiva fino a che il telefono non si spegne per un'improvvisa sotto-tensione: quando ciò succede, al riavvio le impostazioni di risparmio della gestione delle prestazioni vengono nuovamente attivate, obbligando l'utente a disabilitarle ancora manualmente.
Ciò può risultare frustrante, specie unito ai frequenti riavvii del telefono causa batteria usurata.
L'intervento hardware è l'unica soluzione definitiva per disabilitare definitivamente il rallentamento dell'iPhone con una modalità di underclocking attivata: non esistono soluzioni software alternative.
No, possono essere usate tutti i tipi di batteria, purché di qualità e compatibili con il modello d'iPhone a cui si vuole sostituire l'accumulatore.
Per ripristinare la velocità originaria della CPU e levare l'underclocking, non serve una batteria OEM, ma una batteria nuova.
Per i nuovi iPhone (dalla serie 12 in poi) e i nuovi Mac con processore Apple Silicon M, installiamo anche ricambi originali Apple, direttamente dal programma Apple Self Repair.
No: si ripristinano le prestazioni software e hardware originarie.
La CPU smette di lavorare in underclocking (nel caso della gestione delle prestazioni attivata), tornando alla sua frequenza di lavoro massima per la sua architettura, ed iOS smette di limitare a livello software alcune funzionalità.
Pertanto, una batteria nuova non potenzia l'iPhone (come erroneamente si fa credere), ma casomai smette di farlo essere depotenziato.
Se avete esigenza di cambiare l'accumulatore del vostro iPhone, utilizzate pure il form dabbasso: scegliete mese, giorno ed ora, e specificate il modello del vostro iPhone tramite il comodo menù a tendina. Vi risponderemo entro 24 ore per confermare la vostra prenotazione.
Vi ricordiamo che il nostro servizio di cambio rapido di batteria è... Davvero rapido! Sostituiamo infatti l'accumulatore esausto del vostro iPhone in 10 minuti, e sempre allo stesso vantaggioso prezzo per tutti i modelli: a partire da € 39,00.
Offriamo solamente servizio in loco in tutta Milano, non abbiamo una sede fisica: ciò ci permette di risparmiare sui costi e garantire prezzi e tempi d'intervento eccezionali!
Per saperne di più sul nostro servizio di cambio rapido per la batteria del vostro iPhone, date un'occhiata a questa pagina.
Si ricorda a tutti i clienti possessori di iPhone dalla serie 5 in poi che non è possibile sostituire la batteria del dispositivo in presenza di vetro di protezione rotto o scheggiato (anche in minima parte).
In questo caso specifico, prima della sostituzione della batteria, è necessario provvedere in primo luogo alla sostituzione del vetro protettivo danneggiato, e solo successivamente sarà possibile sostituire l'accumulatore esausto.
**IMPORTANTE** Ricordate che se richiedete un cambio batteria iPhone nello stesso giorno in cui fate la prenotazione, questa deve essere fatta obbligatoriamente entro le ore 12.00.
Le prenotazioni ricevute dopo le ore 12.00, richieste per lo stesso giorno, saranno automaticamente spostate al giorno successivo (mantenendo la stessa ora scelta).