Quest'articolo è stato aggiornato il giorno: venerdì 29 ottobre, 2021
La carica del tuo iPad non dura più di poche ore, o addirittura pochi minuti?
L’iPad si surriscalda facilmente, anche quando lo usi con applicazioni non così esose di corrente, e spesso si riavvia o si spegne da solo?
Forse, è arrivato il momento di cambiare la batteria integrata!
Leggi questa pagina per sapere esattamente quando cambiare la batteria del tuo iPad, e poi scopri anche come farlo in pochissimo tempo e a bassissimo prezzo a Milano!
Qualsiasi modello di iPad sinora prodotto (la serie classica, la serie iPad Air, la serie iPad Mini e la serie iPad Pro), incorpora una batteria integrata ricaricabile con tecnologia ai polimeri di litio (LiPoly).
La batteria non è direttamente accessibile all’utente, ma incollata tenacemente al case metallico dell’iPad tramite un forte biadesivo.
Come qualsiasi altra batteria ricaricabile, anche quella dell’iPad non è progettata per durare in eterno, ma ha un ciclo di vita lungo, però limitato.
La tecnologia LiPoly odierna permette alla batteria dell’iPad una durata di circa 800-1000 cicli completi di carica e scarica, prima di essere necessariamente sostituita.
Ciò vuol dire che l’utente può, teoricamente, caricare e scaricare al 100% tutte le celle della batteria per circa 1000 volte.
Questo, in teoria: in pratica, ciò non avviene quasi mai.
Difatti, tutte le batterie LiPoly accumulano elettroni grazie alla differenza di potenziale creata artificialmente nelle loro celle polimeriche, opportunamente trattate chimicamente (drogate, in gergo tecnico).
Il drogaggio garantisce la creazione di tante zone positive (lacune), dove gli elettroni sono attratti per via della famosa forza di Coulomb.
Tali zone dunque si riempiono di elettroni quando la batteria è in fase di carica, e si svuotano quando è invece in fase di scarica.
Questo processo fa rispettivamente deossidare ed ossidare le celle della batteria che, a lungo andare, subiscono un cambio chimico definitivo e permanente della loro struttura atomica.
Ciclo dopo ciclo di carica, alcuni elettroni, a livello quantistico, rimangono ‘intrappolati’ nelle lacune, e non riescono più ad uscirne.
Questo ossida definitivamente le celle, creando la famosa usura chimica delle batterie LiPoly.
L’usura chimica fa degradare la capacità totale della batteria dell’iPad, che diviene quindi sempre meno abile all’accumulo energetico.
Ne consegue un iPad sempre meno performante, sempre più affamato di energia e sempre bisognoso di ricarica elettrica, che diventa ogni giorno più frequente.Prenota ora il tuo cambio batteria iPad!
No, è impossibile.
Il degrado chimico della batteria dell’iPad è inevitabile, e più si utilizza l’iPad nel corso degli anni, e più tale degrado si farà sentire.
Anche non utilizzando del tutto l’iPad, la situazione non migliora né si evita, anzi: il degrado delle batterie LiPoly peggiora enormemente quando esse non vengono utilizzate, e l’iPad viene lasciato per lunghi periodi senza carica né utilizzo.
E peggiora di tanto!
La batteria dell’iPad, come qualsiasi altra batteria, è costruita per essere utilizzata, caricata e scaricata e caricata ancora un certo numero di volte e poi smaltita.
Non è possibile evitare questo percorso obbligato, perché la tecnologia stessa LiPoly prevede il degrado spontaneo delle celle, anche quando queste non vengono utilizzate.Prenota ora il tuo cambio batteria iPad!
Come ogni batteria LiPoly, anche quella dell’iPad è progettata per durare un numero alto, ma limitato di cicli.
Mediamente, un uso normale dell’iPad garantisce almeno 800-1000 cicli totali, ripartiti in un periodo medio di circa 2-3 anni.
L’usura della batteria dell’iPad non è perfettamente progressiva, ma può variare in base al numero totale dei cicli.
Difatti, i sintomi dell’usura sono minimi entro i primi 500-600 cicli, poi il degrado aumenta esponenzialmente e diventa chiaramente percettibile verso i 600-700 cicli, rendendo estremamente difficile l’utilizzo normale dell’iPad.
Solitamente, un utente non sperimenta cali significativi delle prestazioni energetiche prima che la batteria dell’iPad non è degradata di almeno 2/3 rispetto alla capacità originaria.Prenota ora il tuo cambio batteria iPad!
La batteria dell’iPad non è rimovibile direttamente dall’utente.
L’iPad infatti, in qualsiasi sua versione, presenta una struttura consolidata, con un display incollato direttamente al case metallico per mezzo di un tenace biadesivo.
Il display può essere rimosso, ma l’operazione non è eseguibile direttamente dall’utente, in quando estremamente difficile, pericolosa e che necessita di grande esperienza, abilità manuale e strumentazione adatta.
Tutte qualità che un tecnico specializzato in iPad possiede, ma non a disposizione dell’utente.
Per sostituire la batteria dell’iPad esausta, è dunque necessario rivolgersi ad un tecnico specializzato negli iPad.
A Milano, se avete bisogno di aiuto per la sostituzione della batteria del vostro iPad, potete rivolgervi al nostro servizio rapido di sostituzione batteria, con ritiro e consegna direttamente in loco.Prenota ora il tuo cambio batteria iPad!
Una batteria iPad ormai degradata oltre i 2/3 rispetto alla capacità originale dimostra dei sintomi ben specifici, facilmente identificabili ad un occhio esperto.
Tali sintomi sono:
Tutti questi sintomi indicano un probabile e consistente degrado della batteria dell’iPad, che richiedono un controllo sia software che hardware.
Da MacOS, l’utente può effettuare un rapido e molto attendibile controllo dei cicli di carica/scarica della batteria usando il famoso programma Coconut Battery, scaricabile gratuitamente a questo indirizzo.
Alti cicli di utilizzo (superiori ai 700-800) e un degrado della batteria superiore al 60% indicano quasi sempre la necessità di sostituzione della stessa.
Il dispositivo dovrebbe quindi essere portato da un tecnico esperto e fatto analizzare, con eventuale sostituzione dell’accumulatore esausto.Prenota ora il tuo cambio batteria iPad!
Le batterie ai polimeri di litio sono capaci di alte prestazioni, soprattutto perché riescono ad immagazzinare moltissima energia in poco spazio.
La densità delle loro celle è infatti molto elevata, e questo consente di accumulare molti più elettroni in molto meno spazio fisico.
Una soluzione perfetta per dispositivi che fanno della loro leggerezza e ridotto ingombro i loro punti di forza (come l’iPad, per l’appunto).
Però, le batterie LiPoly hanno i loro punti deboli.
Tra le altre cose, sono batterie estremamente sensibili alla loro differenza di potenziale interna (la tensione).
Queste batterie operano a tensioni ben precise: anche una leggerissima variazione della tensione d’esercizio può causare un danneggiamento irreparabile, con conseguenti rischi (anche seri).
Ancora, la mancanza di un involucro metallico che protegge le celle, sebbene sia di fondamentale importanza per i produttori odierni, poiché consente di sagomare le batterie LiPoly secondo le necessità di design, pone le stesse ad altissimo rischio di danneggiamento meccanico.
Basta infatti un leggero graffio alla struttura polimerica per danneggiare tutta la batteria, ed esporla al rischio di esplosioni od incendi!
Quando la batteria si danneggia, solitamente per tensione elettrica non idonea (sia in fase di carica che di scarica), l’elettrolita gel solidificato in cui sono immerse le celle polimeriche subisce una violenta reazione chimica, che porta alla creazione di gas tossici.
Non avendo una struttura metallica di contenimento, la batteria quindi comincia a gonfiarsi in maniera abnorme.
Il che porta ad un grosso problema conseguente, poiché la batteria dell’iPad è incastrata tra scocca del telaio e display LCD del dispositivo.
Datosi che l’energia deve comunque uscire in qualche modo, non avendo altri sbocchi il rigonfiamento della batteria fa curvare il delicato pannello LCD dell’iPad, rigonfiandolo quasi come un panino imbottito.
Se non s’interviene per tempo, l’energia della batteria danneggiata può spaccare definitivamente il pannello LCD, rendendo poi la sua riparazione estremamente costosa (e a volte, non conveniente).
Il danneggiamento della batteria e il suo rigonfiamento sono usualmente facili da diagnosticare: basta un’ispezione visiva per accertarli, da parte di un tecnico esperto.
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Perché l’iPad, in qualsiasi suo modello, è un tablet PC molto difficile da lavorare.
Nelle intenzioni di Apple, non è un dispositivo pensato per essere aperto: questo lo si evince dalla tipologia costruttiva e dal design interno, che è chiaramente ispirato ad una politica di ‘usa e getta’.
Eppure, i componenti interni sono (in parte) modulari, compresa la batteria.
Quindi, possono essere sostituiti.
Fortunatamente, esistono tecnici molto preparati che, con grande abilità, riescono a lavorare gli iPad e a sostituire la batteria esausta con una nuova, riportando quindi il dispositivo ad una perfetta funzionalità.Prenota ora il tuo cambio batteria iPad!
Assolutamente sì.
L’iPad, come qualsiasi altro dispositivo elettronico che incorpora una batteria ai polimeri di litio (peraltro, di grande capacità) è uno dei rifiuti più inquinanti che esistono, una volta finito il suo ciclo di vita.
Il litio e gli altri metalli contenuti nella batteria sono altamente tossici, e il riciclo degli stessi è egualmente tossico (e costosissimo).
Tutto il dispositivo è molto difficile da smaltire, e il riciclo mira solamente a recuperare i metalli utili e preziosi (con un considerevole costo energetico).
Circa l’80% di tutta la componentistica interna dell’iPad, compreso anche il display LCD, viene quindi granulato, oppure bruciato.
Quello che è possibile riciclare è la scocca in metallo e la misera quantità di metalli preziosi contenuti nella scheda logica.
L’impatto sull’ambiente di un iPad è grande, sia in fase di produzione che di smaltimento.
Prolungare quindi la vita dell’iPad il più possibile, ed usarlo davvero per tanti anni, evita la sovrapproduzione e il conseguente inquinamento inevitabile che lo smaltimento si porta con sé.
Questo è un discorso che sicuramente non piace né ad Apple né agli altri produttori hardware, ma il nostro pianeta ha risorse estremamente limitate, che proprio ora stanno cominciando ad esaurirsi.
A partire dalle polveri superconduttive usate per produrre i condensatori delle schede logiche di computer, tablet e PC.
Cambiare la batteria dell’iPad e continuare ad utilizzarlo quindi per altri anni non è solo un segno di buon senso economico, ma anche di cura ed attenzione per il nostro pianeta, ormai ridotto ad una gigantesca discarica in molte parti del globo.Prenota ora il tuo cambio batteria iPad!
Certamente.
Siamo specializzati nella consulenza e nell’assistenza informatica per ogni dispositivo iPad, e possiamo provvedere a sostituire la batteria di qualsiasi iPad della serie normale, mini o Air in pochissimo tempo.
Arriviamo direttamente da te in tutta Milano, ritiriamo il tuo iPad, lo analizziamo, sostituiamo l’accumulatore e poi te lo riportiamo.
Il tutto, solitamente in 24/48 ore.
Un servizio eccezionale, veloce e conveniente.
In poco tempo riavrai il tuo iPad, con una nuova batteria e pronto per servirti al meglio ancora tanti altri anni.Prenota ora il tuo cambio batteria iPad!
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nostri tecnici arrivano in ogni municipio di Milano sia col servizio espresso che con quello standard, e coprono le zone di:
Montiamo solo batterie nuove compatibili A+ di altissima qualità, testate singolarmente una ad una.
Per evitare deleterie lunghe giacenze in magazzino, ci assicuriamo sempre un approvvigionamento con la logistica del 'just in time': ciò ci consente di avere batterie sempre nuove ed immagazzinate per poco tempo, riducendo quindi al minimo il rischio di degrado naturale.