Quest'articolo è stato aggiornato il giorno: venerdì 29 ottobre, 2021
Nel tempo della digitalizzazione globale, in cui tutto (o quasi) è ormai connesso online, il tema della sicurezza dei nostri dati personali è diventato un argomento di preoccupazione.
Le nostre informazioni viaggiano pressoché ovunque per la Rete, ed abbiamo dati sensibili più o meno in ogni nostro dispositivo elettronico: dal tablet allo smartphone, dal computer di lavoro a quello di casa.
Nei nostri iPhone, nei nostri iPad, dentro il nostro Mac: dati di lavori, di progetti, foto riservate, mail archiviate sensibili… Di tutto.
Finché questi dati sono tenuti nei nostri Hard Drive o nei nostri SSD interni, non ci sono particolari problemi: basta farci attenzione, e non divulgarli online.
Fortunatamente, iOS e macOS sono Sistemi molto evoluti, che proteggono efficacemente i dati dell’utente poiché hanno un grande livello di sicurezza d’accesso.
Il problema si presenta però quando è arrivato il momento di cambiare Mac, magari per passare ad un nuovo modello.
Per la maggior parte delle persone, un’inizializzazione dell’Hard Drive o dell’SSD integrato nel Mac è necessaria e sufficiente per avere una buona sicurezza sull’eliminazione dei precedenti dati personali, ma a volte non basta.
A volte, occorre un ulteriore livello di sicurezza.
Leggi questa pagina per sapere come eliminare definitivamente dati ritenuti per te di assoluto riserbo, che non vuoi proprio condividere con nessuno e che sono ancora presenti nel tuo Mac.Dati sensibili da distruggere? Contattaci ora!
Come qualsiasi altro computer, anche nei nostri Mac i dati (quindi, le informazioni) sono immagazzinate digitalmente, in una memoria di archivio (detta anche memoria di massa).
Tale memoria si differenzia da quella principale di Sistema (la RAM, Random Access Memory) poiché ha un accesso sequenziale, e non casuale.
Ciò vuol dire che ogni parte della memoria di massa ha dei tempi di accesso ben definiti e differenti, a seconda della posizione dove sono stati scritti i dati.
Questo rende una memoria di massa molto più lenta rispetto ad una memoria di tipo RAM, ma ha il vantaggio di poter memorizzare molte più informazioni ad un costo estremamente contenuto.
Ogni Mac prodotto negli ultimi decenni ha almeno una memoria di massa integrata nello chassis, che permette non solo il salvataggio dei dati personali dell’utente, ma anche la presenza del Sistema Operativo (il macOS) e delle applicazioni che girano su di esso.
La memoria di massa è di tipo fisico, e ha indirizzi fisici, con cui interagisce con la CPU.
La velocità con la quale avvengono queste interazioni è dettata dal suo tipo di collegamento fisico con la scheda logica.
Per tutti gli anni ’90 quasi tutti i computer, Mac inclusi, utilizzavano un collegamento in parallelo per connettere gli Hard Drive alla scheda logica, poi si è passati ad un collegamento seriale (il famoso SATA) e, negli anni recenti, ad un collegamento di tipo PCI-Express, svariate volte più veloce di un SATA III.Dati sensibili da distruggere? Contattaci ora!
La tipologia di memorie di massa e la loro costruzione fisica sono cambiati velocemente, nel corso dell’informatica recente.
Negli anni ’80, alla presentazione del primo iMac voluto da Steve Jobs, la macchina ad esempio aveva come sistema d’archiviazione solamente dei dischi rimovibili di tipologia floppy.
Un tipo di tecnologia inventato da IBM a fine anni ’60, economico da produrre e basato sulla conservazione magnetica delle informazioni.
I floppy disk erano prodotti in varie dimensioni, di cui quella più popolare ed utilizzata fino a tutti gli anni ’90 era la misura di 3½.
Da fine anni ’80 in poi, ogni Mac cominciò ad essere equipaggiato con un disco più capiente dei ben poco capaci floppy: un Hard Disk (o Hard Drive), precisamente.
Un Hard Drive, chiamato spesso con lo pseudonimo di HDD (Hard Disk Drive) è un’unità di memorizzazione elettromagnetica, composta da uno o più dischi ferromagnetici che girano in parallelo (piatti), su cui sono ricavate delle particolari ‘zone di memorizzazione’.
Tali zone sono divise essenzialmente come una torta, ‘a fette’ (settori), tagliate a loro volta da numerosi anelli concentrici (tracce).
Questa composizione crea una vera e proprio ‘mappa fisica’ del disco, che è letta e scritta da una testina (concettualmente non dissimile da quella di un comune giradischi).Dati sensibili da distruggere? Contattaci ora!
La testina si prende cura, sotto ordine della CPU, di leggere e scrivere le informazioni dividendole tra i diversi settori, cluster (settori attigui) e blocchi (settori aventi la stessa posizione su tutti i piatti dell’Hard Drive).
I dati sono memorizzati magneticamente, quindi le informazioni rimangono ‘imprigionate’ nei blocchi grazie alla pura interazione elettromagnetica.
I piatti girano meccanicamente ad un certo numero di giri al minuto: attualmente in commercio sono rimasti Hard Drive da 7200 giri per minuto e 5400 giri per minuto, ma ne sono stati prodotti anche di differente velocità.
Ogni piatto viene letto e scritto da due testine (una per ogni lato) che, esattamente come un hovercraft, ‘volano’ a pelo della superficie, grazie all’aria prodotta dalla velocità di rotazione dei piatti stessi.
L’orientamento delle aree dei piatti ferromagnetici determina una certa magnetizzazione (un verso, per la precisione), che può essere associata ad un dato stato logico, 0 oppure 1, permettendo quindi la memorizzazione dei bit.
Per funzionare ed essere quindi ‘leggibile’ da un dato Sistema Operativo, un Hard Drive deve essere ‘formattato’, ovverosia suddiviso in zone logiche precise, secondo un e un solo schema previsto da un file di sistema (File System).
Le memorie SSD (dall’inglese Solid State Drive, cioè Unità a Stato Solido) sono memorie di massa relativamente recenti, introdotte sul mercato a partire dal primo decennio del 2000.
Sono memorie ‘a stato solido’ poiché, al contrario degli Hard Disk, non contengono nessuna parte in movimento: le informazioni sono infatti memorizzate elettronicamente e non magneticamente, per mezzo di celle al silicio opportunamente trattato (drogato, in gergo tecnico).
Le memorie SSD non hanno cluster, settori o tracce, ma blocchi (celle) di memoria: come gli Hard Disk, gli indirizzi di tali celle sono fisici e non logici, quindi sono sempre memorie di tipo sequenziale.
Non avendo nessuna parte in movimento, e non dovendo quindi attendere la lettura o la scrittura di una testina, sono enormemente più veloci rispetto agli Hard Drive: mediamente, a parità di connessione con la scheda logica, le unità SSD sono circa 10 volte più veloci in lettura e circa 7 volte in scrittura.
Come gli HDD, anche gli SSD per funzionare devono essere formattati con un File System, compatibile con il Sistema Operativo con cui devono interagire.
Le maggiori software house, Apple inclusa, da fine anni 2000 hanno via via ottimizzato i loro Sistemi per l’uso con gli SSD: Mac OS X 10.6 (Snow Leopard) è stato il primo macOS a supportare pienamente l’uso degli SSD, ad esempio.
Apple ha continuato comunque ad installare obsoleti Hard Drive sui propri iMac sino al 2021, quando ha cominciato a produrre macchine esclusivamente dotate di unità SSD.Dati sensibili da distruggere? Contattaci ora!
Cancellare dati è un’operazione banale, che tutti noi eseguiamo spessissimo sui nostri Mac.
Trasciniamo i file o le cartelle che vogliamo eliminare dentro il Cestino, e poi lo svuotiamo.
Esattamente come facciamo con un cestino dei rifiuti reale, e pensiamo che la faccenda sia finita lì.
Ma in informatica le cose non sono esattamente così.
Infatti, quando dal Finder diamo il comando di eliminazione dei dati dal Cestino, in realtà quei dati non vengono veramente ‘cancellati’.
Fisicamente, rimangono al loro posto, cioè o sotto forma di zone magnetizzate se si tratta di un Hard Drive, oppure sotto forma di elettroni se si tratta di un’unità SSD.
Semplicemente, al nostro comando, il Sistema ordinerà all’unità di massa di far diventare quella zona dove sono scritti i dati cancellati ‘riscrivibile’.
Questo vuol dire che i dati saranno effettivamente ‘cancellati’ solo quando il Sistema li sostituirà con altri dati, cioè con altre informazioni.
Una volta saputo questo, va subito da se pensare che quei dati sono solo ‘fatti sparire alla vista’ dal macOS, ma in realtà, finché non vengono riscritti con altri dati, sono ancora presenti.
Ed è proprio così.
Questo presupposto, in certi casi, può essere di grande utilità, ed è il fondamento su cui si basa ad esempio il recupero dati accidentalmente cancellati.
Se si interviene in tempo, è infatti possibile, attraverso software specifici, recuperare i dati che sono ancora fisicamente presenti.
Tuttavia, questo è anche uno dei problemi principali per la sicurezza informatica degli utenti: come è possibile recuperarli volontariamente, è anche possibile che essi siano recuperati da personale non autorizzato.
E ciò può essere un bel grattacapo quando magari il Mac ha finito il suo ciclo vitale, e deve essere smaltito.
Come fare, quindi?Dati sensibili da distruggere? Contattaci ora!
Il fatto che i dati cancellati rimangano in memoria fino a quando non vengono nuovamente soprascritti da altri dati è un problema serio, quando per svariati motivi si deve dire addio all’unità di memorizzazione di massa del nostro Mac.
Il problema della privacy e della sicurezza delle nostre informazioni è, difatti, spesso sottostimato.
Eppure, è un problema di non poco conto.
Dentro i nostri Mac spesso teniamo una grande quantità di dati personali: mail, foto, documenti di varia natura, filmati.
Molti di essi, a cui noi siamo particolarmente sensibili, spesso non li archiviamo in nessun sistema di clouding computing proprio perché temiamo (spesso senza reale motivazione fondata) che qualcuno ‘ce li possa prendere’.
In realtà, gli hackeraggi online dei sistemi di clouding sono estremamente rari (possibili, ma rari), e molto meno sicuri sono proprio… I nostri Hard Disk, che invece sono a disposizione di praticamente qualsiasi malintenzionato, una volta rimossi dal nostro Mac.
Essenzialmente, per rimuovere i dati da un’unità Hard Drive o SSD, abbiamo solo due metodi:
Va subito chiarito che, al contrario di quello che potete leggere in giro online, qualsiasi procedura via software non è mai sicura al 100%.
Anche con l’inizializzazione con criptatura, che ora andremo a vedere, esiste sempre la possibilità che terzi possano comunque accedere ai dati che ci siamo premuniti di cancellare.
La cancellazione via software è il metodo più semplice per rimuovere i dati del nostro Mac, e può essere eseguito senza specifiche competenze informatiche.
Il processo è chiamato ‘inizializzazione’, e su macOS è estremamente semplice: basta avviare il Mac in modalità di Recovery (Cmd+R all’avvio), oppure da una chiavetta USB esterna con sopra caricato l’installer del macOS, e procedere all’inizializzazione con l’utility Disk Utility.
macOS può eseguire l’inizializzazione dell’unità di memoria di massa anche in sicurezza (relativa), provvedendo alla criptatura dell’Hard Disk in fase di eliminazione dei dati.
In pratica, i dati (sebbene sempre presenti) vengono ‘mischiati' con una chiave software ad altri dati inventati di sana pianta, in modo che il loro recupero eventuale, da parte di terzi, sia difficile.
È solitamente una procedura che può far star abbastanza tranquilli, tuttavia, come qualsiasi intervento software, non è sicuro al 100%: persone con competenze specifiche potrebbero comunque risalire ai dati originali, rendendo vana la criptatura.Dati sensibili da distruggere? Contattaci ora!
L’eliminazione via hardware è la soluzione sicura al 100% per assicurarsi che mai nessuno possa recuperare ciò che vogliamo resti cancellato per sempre.
Come si può facilmente intuire, è un tipo di intervento che mira a danneggiare (distruggere) permanentemente l’unità di memoria di massa.
Ciò viene fatto asportando fisicamente l’unità, sia essa meccanica Hard Drive o SSD, e provvedendo alla sua distruzione materiale.
La distruzione degli Hard Disk magnetomeccanici può essere fatta con un degausser, ovverosia un demagnetizzatore.
È un apparecchio che, come lascia intuire il nome, produce un campo magnetico così intenso da smagnetizzare permanentemente un metallo ferromagnetico, come è quello che riveste i piatti di un Hard Disk.
Ciò rende totalmente illeggibile il contenuto della memoria, che diventa quindi inservibile.
Alternativamente alla smagnetizzazione, i piatti dell’Hard Disk possono essere distrutti tramite graffitaggio manuale.
Aperta l’unità, si provvede ad un graffitaggio (incisione) radiale di ogni piatto (su ogni lato), in modo tale da rendere fisicamente illeggibile tutta la memoria.
Ovviamente, qualsiasi sia la procedura di distruzione utilizzata, le unità HDD ormai inservibili devono poi essere smaltite come rifiuti RAEE, nelle apposite isole ecologiche presenti in ogni comune italiano.
La distruzione fisica di un’unità SSD, composta principalmente da plastica e silicio, viene solitamente fatta col procedimento della granulazione.
L’unità, asportata dal Mac, viene tritata in sottili grani (di circa 1,5 mm di diametro, o anche meno) per mezzo di appositi trituratori industriali.
Molto spesso, sono utilizzati per lo scopo anche potenti frullatori professionali ad alta velocità.
I granuli ottenuti, anche in questo caso, devono essere smaltiti come rifiuti RAEE nelle apposite isole ecologiche.
La distruzione fisica è l’unico procedimento che garantisce al 100% la sicurezza dei dati cancellati, in quanto va fisicamente ad eliminare la memoria di massa su cui sono presenti le informazioni.
È un procedimento costoso, che viene svolto solitamente da informatici professionisti, e deve necessariamente includere lo smontaggio fisico del Mac.
Il che, per certi modelli di recente produzione, può essere un problema non da poco.
Ed ora vedremo il perché.Dati sensibili da distruggere? Contattaci ora!
Per molti modelli di Mac prodotti negli ultimi anni, provvisti ancora di unità Hard Drive meccanica, l’asportazione della stessa non è solitamente un problema.
È un intervento che può essere fatto da qualsiasi tecnico con un po’ di esperienza, in breve tempo.
Anche per i modelli di Mac venduti con memoria SSD (la linea MacBook Pro fino al 2016 e la linea iMac fino al 2020), il procedimento non cambia: i blade SSD installati da Apple sono facilmente rimovibili per un tecnico esperto, e possono essere granulati e quindi distrutti senza grossi problemi.
La situazione cambia per i MacBook Pro post-2016, per i Mac mini prodotti dal 2015 in poi e per i nuovi iMac, prodotti dal 2021 in poi.
In queste macchine, la memoria SSD è direttamente saldata sulla scheda logica, e quindi tecnicamente non asportabile.
Per garantire la sicurezza totale dei dati di queste macchine, quando non più utili o a fine vita, è quindi necessario provvedere alla dissaldatura del chip della FlashROM.
Un intervento difficile, che deve essere fatto da un tecnico esperto.
Una volta dissaldato il chip contenente l’SSD, esso può essere inviato alla granulazione come qualsiasi altra unità SSD, garantendo quindi l’assoluta sicurezza della cancellazione dei dati.Dati sensibili da distruggere? Contattaci ora!
Non necessariamente.
Per le comuni esigenze delle utenze consumer, l’eliminazione software tramite inizializzazione con criptatura di sicurezza è più che sufficiente a garantire un buon margine di sicurezza.
È una procedura rapida e facile, che non prevede l’obbligatorio smontaggio del Mac e che può essere eseguita da chiunque, quindi a costo zero.
Tuttavia, come già detto, è la procedura meno sicura: malintenzionati o persone terze (sempre che ne abbiano motivo) potrebbero, in linea teorica, risalire ai dati cancellati, tramite software di recupero.
Ma per le utenze domestiche, solitamente questo è un problema che non si pone.
Discorso differente se invece adoperate il vostro Mac in ambiente di lavoro, dove tenete dati critici e di riservatezza assoluta.
Progetti tecnici, copie o disegni industriali di prototipi, bozze di brevetti, dati sensibili che assolutamente non volete far vedere a nessuno, e non volete neppure temere il più lontano pericolo che ciò accada.
In questo caso, dovete essere sicuri al 100% che nessuno possa recuperare i vostri dati che voi stessi avete deciso di cancellare.
E l’unica soluzione sicura, in tal senso, è la distruzione fisica.
Ciò vuol dire che sì, in tal caso dovete rivolgervi ad un professionista.Dati sensibili da distruggere? Contattaci ora!
Quando devi cambiare modello di Mac, qualsiasi sia il motivo che ti spinge a farlo, devi sempre considerare che, ipoteticamente, c'è sempre una possibilità che qualcuno possa poi recuperare tutto ciò che hai cancellato dal suo HDD o SSD.
Se i dati sono stati cancellati a livello logico, e le unità di memorizzazione sono ancora funzionanti, con un po' di buona volontà (e i necessari mezzi) è sempre possibile recuperare le informazioni.
La domanda che devi farti quindi è: "Voglio davvero essere sicuro che nessuno mai possa recuperare quello che ho cancellato?"
Considera quindi la possibilità di distruggere fisicamente il vecchio HDD o SSD quando si presentano questi casi:
Possiamo distruggere fisicamente ogni unità Hard Disk oppure ogni unità SSD, in maniera permanente e sicura.
Possiamo asportare dal tuo Mac ogni memoria di massa, e procedere poi alla sua distruzione (smagnetizzazione o granulazione), garantendoti al 100% la sicurezza digitale di ciò che non vuoi sia mai più letto da nessuno.
Anche per i Mac con unità SSD saldata sulla scheda logica, come i MacBook Pro prodotti dal 2016 in poi, possiamo provvedere alla distruzione fisica dei dati presenti nella FlashROM del computer.
Sicuro, rapido: il nostro intervento ti garantisce al 100% la distruzione dei dati che non vuoi far visionare a nessuno, assicurandoti la tua privacy nella maniera totale.
Se il tuo Mac contiene file che non vuoi condividere con nessuno, magari perché vecchi progetti di lavoro o semplicemente materiale digitale archiviato che non vuoi divulgare, puoi chiamarci: arriveremo subito da te per procedere alla distruzione fisica dell’Hard Disk o dell’unità SSD.
In tutta sicurezza, per farti dormire sonni ben più che tranquilli.