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Quando NON cambiare la batteria dell'iPhone

Quest'articolo è stato aggiornato il giorno: venerdì 29 ottobre, 2021

La durata energetica della batteria integrata degli iPhone è, da sempre, una delle maggiori preoccupazioni degli utenti.

Complice un tempo d’utilizzo dello smartphone sempre maggiore, e la contestuale più consistente richiesta energetica di applicativi e processore, è ormai abbastanza comune arrivare a fine giornata di lavoro con la batteria ‘in rosso’.

A volte, bisogna invece ricaricare il telefono anche durante la giornata lavorativa.

In molti casi, per via di un’informazione spesso sbagliata, l’utente è convinto che la batteria ‘stia morendo’, e che sia dunque necessario cambiarla.

A volte è così, ma in tanti altri casi il cambio in realtà non è necessario, e si tramuta solo in una spesa di soldi e di risorse, a discapito di un grande impatto ambientale.

Vuoi sapere quando NON devi cambiare la batteria del tuo iPhone?

Leggi quest’articolo, e risparmia soldi e… Salute!

Che batteria monta l’iPhone?

L’iPhone, da sempre, sin dalla sua prima apparizione sul mercato nel lontano 2007, è equipaggiato con un accumulatore ricaricabile con tecnologia ai polimeri di litio (LiPoly).

Nel corso degli anni e delle versioni, i tecnici e i progettisti della Apple hanno perennemente migliorato la tecnologia costruttiva, ottenendo batterie sempre più sottili e capienti, anche se il concetto di fondo dell’architettura al litio rimane invariato.

La tecnologia ai polimeri di litio è una diretta derivazione di quella agli ioni di litio (Li-Ion), scoperta già all’inizio del ‘900 ma cominciata ad esser prodotta industrialmente solo dopo il disfacimento dell’ex Unione Sovietica.

La tecnologia LiPoly è, difatti, di origine sovietica: fu messa a punto negli anni ’70 del 1900 ed implementata praticamente negli anni ’80, con l’intento di alimentare i nuovi, molto precisi, lanciarazzi a guida laser, piuttosto avidi di energia elettrica.

Dopo la caduta del blocco sovietico, la tecnologia fu rivenduta commercialmente, divenendo in breve lo standard per la produzione di accumulatori per l’elettronica.Prenota ora il tuo cambio batteria!

Cos’è la tecnologia agli ioni di litio?

La tecnologia al litio si basa sulla capacità degli ioni di litio, opportunamente inseriti in celle voltaiche, di immagazzinare elettroni, e conservarli per un periodo di tempo indefinito.

Gli ioni di litio solo inseriti nelle celle tramite una procedura chiamata drogaggio, in cui si altera la composizione molecolare del materiale di partenza.

La batteria viene assemblata secondo le regole generali degli accumulatori, ossia sovrapponendo celle a valenza negativa e celle invece a valenza positiva, in modo da formare la classica pila voltaica, con un catodo e un anodo.

Ciò rende possibile il passaggio degli elettroni, grazie alla differenza di potenziale tra catodo ed anodo.

La tecnologia agli ioni di litio si è subito dimostrata eccellente per l’elettronica: in poco spazio, è possibile costruire dei pacchi batteria molto densi, con molte celle e molta più energia stoccata, che si tramuta in un grande vantaggio per computer portatili, tablet e telefoni.

Già con celle molto più dense e cariche d’elettroni rispetto alle tradizionali batterie Ni-Cd o Ni-MH, le batterie agli ioni di litio sono state ulteriormente potenziate grazie all’evoluzione polimerica delle LiPoly.

In tali batterie, di circa un 20% più dense delle Li-Ion, gli ioni di litio sono inseriti in delle sottilissime lamine di materiale polimerico, avvolte in un elettrolita gel solidificato.

Ciò rende la batteria, a parità di dimensione, molto più capiente e leggera.

Attualmente, tutti i telefoni cellulari, i tablet, i dispositivi elettronici in generale e persino le auto elettriche montano accumulatori ai polimeri di litio, fatto questo che ha fatto aumentare enormemente la richiesta di questo particolare metallo nel mondo.

Con conseguenze non sempre positive, sia dal punto di vista ambientale che umano.Prenota ora il tuo cambio batteria!

Perché la batteria dell’iPhone va periodicamente sostituita?

Come qualsiasi altra batteria ricaricabile, anche la batteria ai polimeri di litio dell’iPhone va regolarmente sostituita.

Il motivo è comune a qualsiasi altra tecnologia costruttiva: i materiali con cui è stato costruito l’accumulatore si degradano fisicamente col tempo e con l’utilizzo, perdendo le loro caratteristiche originarie.

Nello specifico, una batteria LiPoly subisce due degradi distinti:

• Degrado costruttivo
  È un degrado che comincia a far danni da subito, appena finita la produzione industriale della batteria.
  I materiali con cui essa è composta cominciano a degradare immediatamente, e fanno perdere mediamente un 20% l’anno di capacità originaria.
  Il degrado costruttivo non può essere fermato in quanto intrinseco della tecnologia di costruzione, e peggiora enormemente se la batteria viene lasciata per lunghi periodi inattiva, senza adeguata tensione elettrica nelle sue celle.
  Ancora, temperature d’utilizzo troppo basse peggiorano ulteriormente il degrado, rendendo la batteria instabile.
  Questo problema rende difficile l’accumulo di grandi giacenze di batterie per lunghi periodi senza scontare una drastica diminuzione della capacità totale degli accumulatori;
• Degrado da utilizzo
  Degrado comune a qualsiasi accumulatore elettrochimico, non solo alle batterie ai polimeri di litio.
  Si basa sul presupposto che, in fase di scarica, le celle catodiche della batteria si ossidino, per poi de-ossidarsi in fase di carica.
  Questo è chiamato ‘ciclo’, ed è completo quando tutte le celle vengono ossidate e poi di nuovo de-ossidate, ricaricandole di elettroni.
  Ora, questo ciclo è in realtà teorico, poiché una piccola parte delle celle, in fase di de-ossidazione, in effetti non ritorna allo stato originale, ma rimane ossidata irreversibilmente.
  A lungo andare, questa ossidazione rende completamente inutilizzabile la cella, che pertanto smette di accumulare elettroni, diventando solo una resistenza elettrica.
  Quando una quantità consistente di celle risulta irreversibilmente ossidata, l’utente comincia a sperimentare i classici sintomi di una batteria che si sta esaurendo: aumento di calore, spegnimenti e riavvii improvvisi dell’iPhone, durata di utilizzo sempre minore, rallentamento del sistema, ecc.
  Così come il degrado costruttivo, anche il degrado da utilizzo non può essere eliminato, ma un uso regolare dell’iPhone, con ricariche costanti della batteria, può rallentarne i danni

Il degrado costruttivo ed il degrado da utilizzo, a lungo andare, rendono la batteria ai polimeri di litio dell’iPhone inservibile, obbligando l’utente alla sua sostituzione

In quanto ciò accade, dipende da utilizzo ad utilizzo: le moderne batterie LiPoly possono supportare circa 800-1000 cicli completi di carica e scarica prima di divenire inservibili.

In passato, ciò era sufficiente a garantire un utilizzo di circa 3-4 anni senza dover sostituire la batteria, ma in tempi recenti, con l’aumento esponenziale del tempo medio d’utilizzo del telefono e il continuo aumento di assorbimento richiesto dalle moderne (ed esose) app, tale periodo sembra essersi ridotto mediamente a 2 anni.Prenota ora il tuo cambio batteria!

Quali sono i sintomi di una batteria iPhone che sta per esaurirsi?

Una batteria ai polimeri di litio dell’iPhone che sta per esaurirsi mostra dei tipici sintomi, solitamente riconoscibili facilmente ad un occhio esperto:

Questi sintomi indicano, generalmente, che la batteria dell’iPhone ha perso oltre il 60% della sua capacità originaria, e che pertanto dovrebbe essere sostituita.

Ciò solitamente avviene quando la batteria ha completato circa 800 cicli totali, ma non sono rare le batterie che riescono a raggiungere e superare i 1000 cicli, prima di dimostrare i sintomi del degrado.Prenota ora il tuo cambio batteria!

Quando NON va cambiata la batteria dell’iPhone?

La batteria ai polimeri di litio dell’iPhone va cambiata esclusivamente quando è giunto il momento di farlo, e non prima.

Ciò accade quando la quantità totale delle celle ossidate irreversibilmente ha superato la quantità totale di celle ancora attive ed integre.

Generalmente, serve un degrado di oltre il 60% delle celle totali per far sperimentare all’utente i sintomi di una batteria in esaurimento, ed attivare la modalità di protezione di iOS.

Una batteria di buona qualità, mantiene l’80% della capacità totale al raggiungimento dei 500 cicli totali, poi il degrado diventa repentino, peggiorando enormemente verso i cicli finali prima della sostituzione necessaria.

Prima del degrado di almeno 1/3 della capacità totale della batteria, quindi, non è necessario e né raccomandato sostituire la stessa.

iPhone e iOS hanno una modalità di protezione della batteria che si attiva automaticamente solo in caso di forte degrado, minimizzando i rischi di riavvii e spegnimenti improvvisi: ciò migliora la sicurezza del telefono, e prolunga la vita utile della batteria.

Prima che la batteria non sia degradata di almeno un 60%, è quindi sconsigliato provvedere a sostituirla: i vantaggi della batteria nuova sarebbero minimi, a fronte di una spesa considerevole e, soprattutto, di un altro componente altamente inquinante che viene rimesso nell’ambiente.

Un uso normale del telefono consente di sfruttare l’energia della batteria per molti cicli di carica e scarica, mantenendo una capacità accettabile e non influendo molto sull’utilizzo giornaliero dell’iPhone.Prenota ora il tuo cambio batteria!

Perché il cambio della batteria dell’iPhone va eseguito solo quando è necessario farlo?

Per due ottimi motivi: economici e ambientali.

Motivo economico: il cambio della batteria costa.

Come qualsiasi spesa, va quindi fatto quando i benefici giustificano l’esborso economico.
Una batteria operativa ed in salute ancora al 70% o all’80% non giustifica la spesa della sostituzione: i vantaggi per l’utente sarebbero minimali, a fronte di un costo spesso, in base al modello, sostenuto.

Motivo ambientale ed energetico, molto più complesso: le batterie agli ioni di litio e derivate sono altamente inquinanti.

La loro produzione inquina, il loro smaltimento inquina ancora di più.

Per produrre in serie piccole batterie LiPoly per cellulari o tablet, sono necessarie enormi quantità di litio, cobalto, nichel e manganese: tutti minerali costosi e difficili da estrarre, e che richiedono grandi miniere, quasi tutti dislocate in Africa, Australia o in sud America.

L’impatto ambientale di queste gigantesche miniere è elevatissimo: il territorio viene completamente distrutto negli habitat naturali di innumerevoli specie di animali e piante, e anche la situazione sociale delle popolazioni umane risente grandemente dello sfruttamento della zona.

Gli enormi macchinari e le strutture che servono per estrarre i minerali richiedono poi grandi quantità d’energia per essere mossi, quasi tutta derivata dal consumo di idrocarburi.

Ciò produce un’inevitabile emissione maggiore di CO2, con tutti i conseguenziali e noti effetti sull’ambiente.Prenota ora il tuo cambio batteria!

Un processo inquinante e energeticamente dispendioso

L’estrazione del litio, del cobalto e degli altri minerali indispensabili per produrre batterie al litio è un processo che non solo emette grandi quantità di anidride carbonica e spreca molta energia, ma inquina anche direttamente, grazie ai sottoprodotti tossici della lavorazione dei minerali.

Non a caso, la depurazione dei metalli è effettuata nei paesi in cui i diritti umani sono quasi sempre calpestati, così come le basilari norme ambientali mai applicate.

Possiamo ricavare energia adatta al lavoro solo convertendola da altra energia, perdendo però parte di essa nel processo: è una regola della fisica che non è possibile infrangere, e ciò si ripercuote su qualsiasi tipo di produzione, anche per quella degli accumulatori.

La Terra è un sistema energetico aperto, che prende energia dal sole, sua stella di riferimento: l’energia sfruttabile direttamente dalla stella è per ora a noi limitata, e per questo dobbiamo affidarci alle fonti endotermiche, come ad esempio quelle derivate dagli idrocarburi.

Tali risorse sono ad esaurimento, e già ne abbiamo consumate una grande quantità.

Qualsiasi processo industriale che consuma energia derivata da fonti esauribili dovrebbe pertanto essere limitato, ed ottimizzato.

Produrre batterie ai polimeri di litio in grandi quantità è un grandissimo costo energetico, che non deve essere sprecato.

La produzione di batterie al litio, come qualsiasi altro bene, segue la domanda: più essa sale, più la produzione deve lavorare per soddisfarla.

Cambiare batterie quando non è ancora arrivato il momento di farlo non fa altro che accrescere la domanda, aumentando quindi il consumo energetico e l’inquinamento del territorio, senza peraltro apportare grandi benefici ai consumatori.

Ciò può sembrare riduttivo e non incisivo, se pensato nell’ottica del singolo utilizzatore, ma se si pensa che al mondo esistono oltre 7 miliardi di dispositivi cellulari (ben più della popolazione umana!), regolarmente attivi… Il fenomeno è di dimensioni considerevoli.Prenota ora il tuo cambio batteria!

Inquinanti da produrre, inquinanti da smaltire

Le batterie ai polimeri di litio non sono solo molto inquinanti in fase di produzione, ma anche in fase di smaltimento.

Quando viene cambiata, una batteria ai polimeri di litio dell’iPhone non può essere di nuovo installata: questo perché durante il processo di sostituzione, la delicata batteria può danneggiarsi, rendendola instabile.

Una batteria ai polimeri di litio esausta o sostituita precocemente hanno quindi lo stesso destino: finiscono allo smaltimento.

Tale smaltimento non è per nulla facile: le batterie devono prima essere messe in sicurezza, poi scaricate completamente dall’energia elettrica residua e solo poi si può provvedere al recupero dei metalli.

Un processo inquinante, costoso ed anche pericoloso: c’è bisogno di strutture dedicate, con vasche elettrolitiche speciali, che comunque producono una grande quantità di gas tossici che vengono rimessi nell’ambiente.Prenota ora il tuo cambio batteria!

Le batterie dell’iPhone NON si possono riciclare!

È ancora un luogo comune duro a morire quello che sostiene che le batterie ai polimeri di litio dell’iPhone possono essere rigenerate e riciclate.

Al momento, nessuna batteria ricaricabile (anche quelle di altra tecnologia, differente dalle LiPoly) può essere ‘rigenerata’, né tantomeno riciclata.

Quando le celle catodiche sono irreversibilmente ossidate, non esiste nessun modo per ‘rigenerarle’: l’unica cosa che si può fare è quindi smaltire la batteria e tentare di recuperare i metalli utili (soprattutto litio e cobalto).

Una batteria parzialmente esausta, cambiata prima del tempo, fa quindi la stessa identica fine di una batteria ormai completamente usurata: viene smantellata (inquinando), nella speranza di recuperare i suoi metalli rari.

Risparmia soldi, risparmia energia, risparmia il futuro del pianeta

Complice anche l’ascesa del mercato automobilistico elettrico, la domanda mondiale di litio, cobalto e di altri metalli necessari alla costruzione delle batterie al litio, è schizzata verso l’alto, raggiungendo picchi considerevoli.

Ci sono dubbi sul fatto che si riuscirà a mantenere una produzione così elevata, considerato il fatto che l’aumento della richiesta sembra una variabile costante, ormai già da qualche anno.

Le batterie ai polimeri di litio danno il meglio quando sono consumate immediatamente dopo la produzione, evitando lunghi periodi di giacenza: questo è un problema di non poco conto, che rende impossibile lo stoccaggio per lunghi periodi.

Per limitare l’impatto energetico ed ambientale della produzione delle batterie LiPoly, è dunque necessario che l’utente ne faccia un corretto uso, evitando di cambiarle quando non necessario.

L’aumento ingiustificato della domanda che viene da comportamenti errati è un grande costo energetico ed ambientale, con cui un giorno ci toccherà fare i conti (salati), esattamente come stiamo facendo ora con il consumo smodato di idrocarburi.

Ti sembrerà assurdo pensare che proprio te, un singolo individuo con un singolo iPhone, possa mai essere così decisivo in uno schema mondiale, così grande e così importante, ma è tutto vero: te, assieme agli altri milioni di utilizzatori, considerati un’unica entità potete contribuire veramente tanto alla salvaguardia energetica ed ambientale.

Sai quanti iPhone ci sono nel mondo, con una media stimata al 2018?

Circa 300 milioni. E continuano ad aumentare anno dopo anno.

Pensa se tutti i possessori decidessero di sfruttare fino all’ultimo l’energia della loro batteria, cambiandola solo quando è veramente arrivato il momento di farla, e non prima: pensa a quanta altra energia si potrebbe risparmiare!

Su 300 milioni di device, cambiare una batteria al 70% o al 60% fa una differenza energetica enorme: di questo, devi sempre essere consapevole.

Pensa differente, OK, ma fallo davvero, per una volta.

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