Quest'articolo è stato aggiornato il giorno: venerdì 29 ottobre, 2021
CRASH!
Un attimo di disattenzione, un urto improvviso e si sperimenta l'arrabbiatura per il vetro rotto dell'iPhone.
Cose che purtroppo possono accadere, e non bisogna farsene troppo un cruccio: tutti i dispositivi portatili, proprio perché sono 'portatili' hanno molte più possibilità di cadere e rompersi, spesso per una banale fatalità.
La buona notizia è che in ogni modello di iPhone è possibile sostituire il display, ed è possibile farlo anche in soli 30 minuti, se risiedete a Milano.
Com'è possibile?
Leggete questa pagina e lo saprete!
Ogni modello di iPhone, fino alla serie 8 e comprendendo anche la famiglia XR, è equipaggiato con un display a matrice attiva con tecnologia LCD transriflettivo.
I modelli della serie X e successive, sono equipaggiati con un display di tecnologia OLED.
A prescindere dalla tecnologia usata, LCD oppure OLED, il delicato pannello display è sempre protetto da uno speciale vetro di protezione, chiamato Gorilla Glass.
Il Gorilla Glass è un particolare materiale, principalmente una lega a base di silicio con inserti d'alluminio, che rendono la struttura resistente ma al tempo stesso con buona flessibilità.
Nel processo costruttivo, un pannello in Gorilla Glass viene applicato, per mezzo di una speciale colla ottica trasparente, al pannello LCD o OLED, formando quindi una struttura coesa.
La protezione del vetro in Gorilla Glass è necessaria per salvaguardare il display da urti, graffi, polveri, umidità e qualsiasi altro pericolo derivato dall'ambiente esterno.
Purtroppo, come peraltro qualsiasi altro materiale presente in natura, anche la lega del Gorilla Glass si può rompere, se sollecitata oltre la misura energetica che riesce ad assorbire.
Quando l'iPhone cade o subisce un urto, di qualsiasi entità, l'energia cinetica si muove sulla superficie del telefono esattamente come l'energia sprigionata da un terremoto: come un'onda.
Quest'onda energetica si propaga su tutta la struttura, facendo vibrare le molecole dei materiali del telefono, proprio come le scosse telluriche fanno vibrare i palazzi durante un terremoto.
Se le strutture dei materiali riescono ad assecondare questa deformazione e a disperdere l'energia, rimnangono intatte.
Se invece l'energia è troppa ed i materiali non riescono a disperderla efficacemente, la struttura si rompe, poiché l'energia comunque deve essere liberata.Clicca qui e prenota il cambio vetro iPhone!
Quando un iPhone cade in terra o riceve un urto importante, prende quindi molta energia che scorre attraverso tutto il telefono; ma l'iPhone non è un blocco solido e compatto dello stesso materiale, bensì è composto da tanti elementi che, singolarmente, reagiscono in maniera differente alle sollecitazioni energetiche.
Tutti gli iPhone hanno una struttura centrale di sostegno generale, chiamata scocca o telaio: questa può essere costruita in alluminio, in acciaio o in lega metallica, e serve appunto a sostenere sia i componenti elettronici interni (scheda logica, fotocamere, batteria, ecc.) e sia il display.
La resistenza alle sollecitazioni energetiche di un metallo come l'acciaio non è comparabile con quella di un silicato come il Gorilla Glass, e lo stesso paragone può farsi tra vetro ed alluminio.
Risulta quindi evidente che, durante una caduta, la struttura che subisce la maggiore sollecitazione energetica è quasi sempre il vetro di protezione, che difatti è statisticamente il primo componente che si rompe.
Molto delicato è anche il pannello LCD o OLED: anche in questo caso, la struttura dove sono aggiunti i cristalli liquidi o i delicatissimi LED è molto fragile, e può rompersi se molto sollecitata energeticamente.
Ad eccezione di pochi modelli (gli iPhone fino alla serie 3GS), tutti gli iPhone sono costruiti con una tecnica industriale che assembla in una struttura coerente display, digitalizzatore (digitizer) e vetro di protezione.
Il pannello LCD o OLED è unito al sottile film digitalizzatore capacitivo, a sua volta incollato - per mezzo di una speciale colla trasparente - al vetro di protezione.
La struttura così combinata prende il nome di display assembly.
Al display assembly possono poi essere aggiunti altri componenti passivi del telefono (come fotocamere, altoparlanti, micro-cornette, pulsanti, ecc.) compreso un plate di protezione.
L'incollaggio in fabbrica rende i tre componenti (LCD/OLED, digitizer, vetro protettivo) interconnessi l'un l'altro: un generico danno ad uno si ripercuote sugli altri, rendendo quindi obbligatorio il cambio di tutto il display assembly.
Quando si rompe il vetro dell'iPhone, quindi, a meno che il modello non sia molto datato, è necessario provvedere al cambio di tutto il display.
Stessa cosa quando a rompersi è il pannello LCD/OLED: anche in questo caso, pur in presenza di un vetro intatto, è necessario sostituire tutto il display assembly.
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iPhone, di qualsiasi modello, include un digitalizzatore con tecnologia capacitiva per la digitalizzazione dei segnali di puntamento dello schermo.
Tale tecnologia presenta molti vantaggi rispetto a quella resistiva, ma è molto più delicata di quest'ultima: un pannello capacitativo richiede l'emissione di una (bassissima) tensione costante per tutta la superficie digitabile, che non può essere mai interrotta.
L'alimentazione elettrica e lo scambio dei dati viaggiano attraverso un unico cavo flessibile, collegato direttamente alla scheda logica, e la funzionalità è controllata da un apposito circuito di controllo.Durante un urto oppure una caduta, l'energia in eccesso può rovinare sia il pannello digitalizzatore in sé o, più raramente, anche il delicato flex di interconnessione.
Un display con digitalizzatore rotto o malfunzionante è riconosciuto subito anche per un occhio non necessariamente esperto: l'utente sperimenta problemi a toccare ed attivare con successo piccole porzioni oppure ampie parti dello schermo, che risultano quindi 'morte' (dead zone).
Ancora, un danneggiamento del digitalizzatore può far sperimentare controlli digitali impazziti, con parti dello schermo che si attivano da sole anche senza contatto digitale, rendendo quindi estremamente difficile l'utilizzo dell'iPhone.
Una volta danneggiato, non è possibile riparare un digitalizzatore, che perciò deve essere sostituito.
Anche in questo caso, la sostituzione del digitalizzatore prevede la sostituzione in blocco di tutto il display assembly.Clicca qui e prenota il cambio vetro iPhone!
Abbiamo visto che un generico display moderno di un moderno dispositivo con schermo multitouch è formato da differenti componenti, a loro volta unite tra di loro per formare un unico blocco, che permette la visualizzazione delle immagini e l'interazione tattile dell'utente.
In seguito a caduta accidentale, e all'energia che l'iPhone prende con essa, i vari componenti che formano il display possono danneggiarsi; a volte in maniera reversibile, molte altre in maniera irreversibile.
Molti utenti, che ovviamente non sono esperti di elettronica in generale e telefonia mobile in particolare, spesso fanno fatica a capire, esattamente, la natura del danno che il loro iPhone, od iPad, ha subito: spesso la natura del problema viene confusa con altro, e spesso ancora, erroneamente, si pensa che il dispositivo sia ormai irrecuperabile e perciò da cestinare.Clicca qui e prenota il cambio vetro iPhone!
Per aiutare gli utenti meno esperti a far chiarezza dopo un danno accidentale che ha compromesso la funzionalità del telefono, c'è un sintentico e rapido controllo che può essere fatto.
Qui di seguito una carrellata d'immagini d'esempio che, unite alle brevi e facili domande, possono aiutarvi a capire il malfunzionamento del dispositivo, e ad avvertire opportunamente i tecnici dell'assistenza.
È veramente un veloce test che potete fare dopo ogni disgraziata caduta del vostro iPhone, e può esservi utile a stimare il danno eventualmente provocato.
È il danno più comune: il vetro di protezione rotto.
La struttura semi-cristallina del Gorilla Glass tende a rompersi 'a tela di ragno', partendo dal centro originario della sollecitazione energetica e poi espandendosi esattamente come una ragnatela di ragno.
Anche se pannello LCD/OLED è funzionante, un danno al vetro di protezione necessita sempre il cambio di tutto il display assembly.
Righe semi-trasparenti, biancastre, verticali che compaiono per tutta la lunghezza del display indicano un danno ai contatti elettrici dell'LCD o dell'OLED.
È un danno irreparabile, e anche se il vetro dell'iPhone è intatto è necessario cambiare tutto il display assembly.
Righe verticali, intense e brillanti, di colore verde che compaiono lungo l'asse verticale del telefono sovente indicano un danneggiamento irreparabile delle righe di contatto elettrico dell'LCD o dell'OLED.
Anche in questo caso, seppur in presenza di un vetro integro, la sostituzione di tutto il pannello del display assembly è obbligatoria.
Macchie scure sul display, di forma e grandezza variabile, indicano la rottura irreparabile dei cristalli liquidi (se display LCD) oppure delle celle dei LED.
Una volta danneggiati, sia i pannelli LCD che quelli LED non possono essere riparati, e la sostituzione è necessaria.
Righe tremolanti orizzontali allo schermo possono significare un danno al flex di collegamento del display alla scheda logica, oppure il danneggiamento dell'integrato di controllo saldato sul flex stesso.
Danno irreversibile, che comporta la sostituzione dell'intero display assembly
Righe verticali multi-colorate, con macchie scure dai contorni frastagliati sparse per tutta l'area del display significano rottura totale dello stesso.
Un danno non riparabile, che comporta la sostituzione di tutto il blocco del display assembly.
Quadratini traslucidi che compaiono in alto, al margine superiore del display (di numero e dimensione variabile) possono significare una parziale disconnessione del cavo flex del pannello LCD/OLED.
In questo caso, il danno può essere recuperabile (se il connettore è ancora integro): al tecnico basterà smontare il display e riconnettere correttamente il connettore alla scheda logica.
Mancanza di retro-illuminazione dopo una caduta, con display però funzionante (benché oscurato) possono voler dire due cose distinte: la rottura del backlight del pannello LCD oppure il danneggiamento dell'integrato di controllo (oppure di qualsiasi altro micro-componente) del backlight.
È un danneggiamento che può avvenire solo nei display LCD, e può essere riparabile o meno.
Se il componente danneggiato è il backlight, il tecnico può sostituire tutto il pannello del display assembly o (se ne ha le competenze) solo il pannello della retro-illuminazione.
Se il problema è invece in uno dei componenti attivi della scheda logica, i problemi sono ben altri: in quel caso, è la stessa riparabilità dell'iPhone ad essere in dubbio, e un analisi accurata al microscopio è necessaria per appurare l'effettivo danno e le probabilità di successo di un'eventuale riparazione.
Fino all'avvento della serie X, Apple ha sempre montato sui suoi iPhone dei pannelli con tecnologia LCD transriflettivi.
Tale tecnologia, oramai usata da decenni nell'elettronica, si basa sulle peculiari proprietà di determinati cristalli, in grado di cambiare stato fisico, passando tra differenti stati intermedi (mesofasi) a seconda del loro eccitamento energetico (termico od elettrico).
In pratica, sono sostanze dalla struttura molecolare abbastanza instabile, capaci di passare dalla fase liquida alla fase cristallina con molta facilità.
Modificando la loro struttura, sono perciò capaci di polarizzare i fasci luminosi (fotoni), agendo come veri e propri prismi.
Sono perciò intensamente utilizzati in elettronica per costruire pannelli per display, retroilluminati da una fonte di luce che poi i cristalli liquidi provvederanno a polarizzare, rendendo quindi un'immagine video.
I pannelli OLED invece, lavorano per un principio opposto a quello della polarizzazione passiva.
Un LED (Light Emitting Diode) è un particolare diodo semiconduttore che, opportunamente percorso da uno stimolo elettrico, emette spontaneamente fotoni, cioè luce.
A differenza dei cristalli liquidi, quindi, un LED non cambia stato e non filtra la luce che riceve da una fonte esterna: è proprio lui la fonte luminosa emittente.
La tecnologia è stata in grado di produrre LED bianchi, rossi e verdi sin dagli anni '50 del XX secolo, ma è solo all'inizio del XXI secolo che si trovò il modo di produrre anche LED blu, completando quindi il triangolo cromatico della sintesi additiva.
Attualmente, possono essere prodotti LED ricavati direttamente su un sottile film polimerico organico ad alto contenuto di carbonio (OLED), composti da singoli fotositi rossi, blu e verdi, che compongono quindi un reticolato pixel capace di riprodurre milioni di colori.
Grazie alla grande densità dei pannelli OLED, alla ricchezza cromatica propria dei LED e alla loro eccellente saturazione, Apple ha potuto lanciare sul mercato i display Super Retina HD Display e Liquid Retina HD Display, a 458 ppi (Pixel Per Pollice).
A parità di configurazione e prestazioni, i display OLED sono mediamente più parsimoniosi, a livello energetico, dei rispettivi pannelli LCD.
E questo perché, nei display OLED, per riprodurre i fotositi non assorbono energia elettrica, risparmiando quindi molto del consumo del pannello.
Nello stato attuale della tecnologia produttiva, la più grande differenza tra i panelli LCD e quelli OLED è nel loro attacco elettrico: nei pannelli OLED, tale collegamento è effettuato direttamente sui singoli fotositi.
Sì, è possibile.
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